Sede dell'evento sarà Tenuta La Mercantile, animata nella due giorni di Golosaria Monferrato
È uno dei complessi edilizi “parlanti” del Monferrato: la Tenuta La Mercantile a Castagnole Monferrato, realizzata quasi tre secoli fa dai Conti Rogeri e oggi di proprietà della Provincia d’Asti, racconta nei suoi spazi il concetto di residenza agricola nobiliare piemontese nel ‘700. I luoghi della coltivazione, i giardini e le strutture rurali si completano con il palazzo ottocentesco impreziosito dalla cappella gentilizia e da sale con affreschi recentemente restaurati.
Nelle sue cantine si trova un antico torchio, datato all’anno 1790, che è fra i più grandi d’Europa con il suo albero lungo 8 metri. Tutto questo sarà visitabile dalla serata di sabato 11 maggio e per tutta la giornata di domenica 12 maggio, sino alle ore 17 (> consulta il programma completo). Conclusione affidata al brindisi con Ruchè di Castagnole Monferrato DOCG, vino protagonista delle due giorni di Castagnole a partire dagli assaggi con abbinamenti a specialità gastronomiche e musica live di sabato (dalle ore 19.30). Banco d’assaggio di Ruchè dalle 10 di domenica 12 maggio e apertura degli stand gastronomici alle 12.30. Due le passeggiate in programma la domenica e che hanno come punto di ritrovo e partenza La Mercantile: alle 10.30 quella fra i vigneti e alle 14.30 quella panoramica. All'interno delle stanze della Mercantile sarà allestita anche la mostra di pittura “Zuppa di colori” di artisti locali, curata dal MAC Monferrato Arte e Cultura, associazione con sede a Castagnole Monferrato.
Ma non è tutto qui: domenica 12 maggio, alle 15.30, appena dopo l’arrivo delle Fiat 500 storiche del Fiat 500 Club Italia Coordinamento Alba - Bra - Fossano – Asti, Cinzia Montagna presenterà il suo libro “Benvenuti a Trentacapre – Il Paese dell’Amilcare e della Pinuccia”, pubblicato da Navarra Editore, Palermo, novembre 2023. La scrittrice dialogherà nella presentazione con il Sindaco di Castagnole Monferrato, Francesco Marengo. Il libro, che in contemporanea sarà presente al Salone del Libro di Torino presso lo spazio espositivo Navarra, è un romanzo umoristico ambientato in un paese immaginario di campagna, piccolo come lo sono i tanti borghi italiani nei quali tutti si conoscono e condividono la vita di paese.
Al buon Sindaco di Trentacapre, persona tranquilla e di lunga esperienza amministrativa, capita un giorno quella che lui stesso definisce “una grana rognosa”, non un vero e proprio problema, ma un imprevisto che mette in subbuglio tutta la comunità: il Sindaco di Milano si è reso conto che stemma e gonfalone di Trentacapre risultano grandi il doppio rispetto alle misure regolamentari, difformità dovuta a una concessione regia dell’ ‘800 per la necessità di rendere distinguibili le trenta capre che vi compaiono. E più di 4000 Sindaci italiani, coinvolti da quello di Milano, hanno inviato una petizione nientemeno che al Presidente della Repubblica affinché la difformità venga eliminata.
Il Sindaco di Trentacapre reagisce alla richiesta in modo indignato e deciso, escludendo di tagliare lo stemma a metà: “Salverò le mie trenta capre una a una”, dichiara al Prefetto che gli comunica il problema sorto. Ma come fare? Il Sindaco decide di indire un’assemblea pubblica per affrontare con tutti i suoi concittadini la questione. La trama si svolge sull’arco di due giorni, dall’indizione dell’assemblea pubblica sino al suo svolgimento. In scena entrano quasi tutti gli abitanti del paese, dai frequentatori del Circolo Ricreativo “La Seconda Giovinezza” alle clienti del negozio della parrucchiera Luisella “Il Bigodino Ascetico”, dagli ospiti della Casa di Riposo “Conte de’ Nippini – In memoria di Afrodite” al parroco Don Lazzaro, con incursioni di mamme riunite nella Chat delle Mamme del Catechismo e nella Chat delle Mamme della Primaria e della televisione del posto, Tele Locale International. Finale a sorpresa, a metà fra surreale e rigorosa logica matematica.