Tra i migliori interpreti del Dolcetto, questa cantina, nata negli anni Sessanta, con l’acquisto dei terreni da parte di nonno Giovanni. L’inizio del percorso virtuoso che l’ha portata ai vertici nel 1987 è con Giorgio che, conclusi gli studi da agrotecnico, si è dedicato al vino. Oggi, con l’aiuto della moglie Paola e dei figli Giulio e Sergio, questa cantina è vera eccellenza.
Formidabili il Dolcetto di Diano d’Alba Docg “Sorì dei Crava” (Top Hundred 2018) e il Dolcetto di Diano d’Alba Superiore “Garabei”, due gioielli dal nobile lignaggio. Se il secondo è il cru più prestigioso, di razza, dal carattere aristocratico, il primo, il Sorì dei Crava, appunto, è vino per cui rischierete di perdere la testa. Da provare anche il Barolo “Ravera” (quest’anno ne abbiamo degustato una bottiglia del 2016), il Langhe Favorita, di bella sapidità, il Nebbiolo e la superba Barbera d’Alba “Marminela” di sorprendente profondità!