Golosaria rappresenta un'occasione speciale per scoprire questo patrimonio del Monferrato
Fra le tante iniziative organizzate a Grazzano Badoglio nei due weekend di “Golosaria tra i castelli del Monferrato” due elementi richiamano il riconoscimento a Patrimonio Unesco dell’Umanità ottenuto dal Monferrato, con Langhe e Roero, nel 2014: i vini e gli Infernot. Il riconoscimento è andato ai paesaggi vitivinicoli e il vino, che si potrà degustare nei due finesettimana dell’evento negli ambienti dell’abbazia di Aleramo, connota la produzione del territorio e ne è l’eccellenza. In quest’area, il riconoscimento Unesco è andato a un paesaggio vitivinicolo particolare, quello degli Infernot, appunto, cantine ipogee, scavate nel tufo, dove la temperatura si mantiene costante e ottimale, garantendo la qualità del prodotto.
Gli Infernot non sono soltanto luoghi funzionali e suggestivi, ma anche veri e propri percorsi nelle epoche più antiche del Monferrato, quando l’area era sommersa dal mare. Non è raro, quindi, individuare nelle pareti e nei soffitti degli Infernot le impronte di fossili marini. Il mondo sotterraneo, quello del vino e non solo, è uno degli elementi identitari di Grazzano. Sotto l’abbazia, il cui impianto originario risale ai decenni precedenti l’anno 1000, corrono cunicoli e passaggi forse un tempo destinati a raggiungere cisterne, ma esistono anche spazi piuttosto ampi, uno dei quali potrebbe corrispondere all’antico refettorio. Grazie a un importante lavoro di restauro, i locali sotterranei dell’abbazia ospitano da qualche anno mostre d’arte temporanee. Negli ultimi mesi è stato ripristinato anche un cunicolo il cui crollo aveva provocato un danno al piano di calpestio del chiostro e anche questo nuovo spazio del “paesaggio invisibile” sarà visitabile in occasione di Golosaria.