Siamo nella seconda metà dell’Ottocento quando il Conte Augusto Giorgi di Vistarino decide di piantare in Oltrepò delle vigne di pinot nero, importando le barbatelle direttamente dalla Francia, dando origine alla grande tradizione spumantistica di questi luoghi. L’attuale sede è testimonianza di quanto radicato sia il legame della famiglia con il territorio: Villa Fornace viene costruita nel 1700 grazie ad Achille Majnoni, architetto del Re d’Italia Umberto I, ed è un esempio architettonico unico sul territorio per la ricchezza degli interni e il magnifico parco che la circonda.
Oggi a tenere le redini dell’azienda è Ottavia Giorgi di Vistarino, la quale può contare su una proprietà di oltre 825 ettari di cui 102 a vigneto, le cui uve vengono poi lavorate in una cantina bellissima recentemente ristrutturata per ottenere un locale di design ed eleganza rispettando funzionalità e storicità del luogo.
Dei nostri assaggi segnaliamo l’Oltrepò Pavese Metodo Classico Pinot Nero Dosaggio Zero Millesimato “1865”, dove personalità e finezza dei profumi anticipano un sorso di indescrivibile piacevolezza, il Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese che nasce da terreni sabbiosi-argillosi ed affina per un anno in botte grande, ed infine il nostro mitico Top Hundred l’Oltrepò Pavese Pinot Nero “Pernice”, ampio nei profumi di caffè tostato, cacao, frutti di bosco e viola, per un finale minerale e decisamente bilanciato.