Lambicar significa sfruttare l’uva fino alla sua ultima goccia, distillandone la preziosa buccia, e questa è una vera e propria arte che trova nella Val di Cembra uno dei territori d’elezione. E questa distilleria è una delle realtà più rinomate del settore. A raccogliere l’eredità lasciata da papà Vincenzo oggi ci sono i figli Bruno e Ivano, che firmano chicche tra cui spiccano le grappe monovitigno, otto referenze in totale che vanno dallo Chardonnay al Pinot Nero, una grappa invecchiata oltre tre anni in barrique in legno; la Grappa “del mè”, nata dall’unione di otto grappe da vitigni diversi e la 85 Pilzer Islay Cask, che invecchia 85 mesi in cask provenienti dall’isola scozzese di Islay.
Da provare è però anche il GinPilz, un gin dalle suadenti note di ginepro alternate a sentori agrumati e di erbe montane. Ultimo ma non per importanza il brandy Portagnac 9, ottenuto dalla distillazione di vino bianco appositamente vinificato e invecchiato in barrique oltre 9 anni.
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