Il tamburello giocato nelle piazze del Monferrato

Tornate indietro con la memoria di cento e cento anni e immaginate i contadini delle colline monferrine che la domenica dopo la messa, si ritrovavano in piazza. Erano uomini forti, temprati dalla fatica, dal carattere acceso. A volte si sfidavano al “gioco” e dopo aver sistemato a fondo campo il doppio litro di vino, colpivano con forza una pesante palla che veniva lanciata e ricacciata da un lato all’altro della piazza con grande energia, per vedere chi la faceva volare più lontano. All’inizio era col pugno, poi venne il bracciale e poi nei primi anni dell’altro secolo il tamburello

Col tempo molte cose sono cambiate, la palla è diventata di gomma dura e i tamburelli di plastica e tela hanno sostituito quelli di legno e pelle d’asino, ma la rivalità tra i paesi è rimasta la stessa. Ancora oggi le piazze si riempiono di spettatori e giocatori che disegnano nel cielo meravigliosi archi da far invidia alle rondini. Il gioco nei nostri giorni si chiama tamburello a muro e si gioca nelle stesse piazze di un tempo. Lo spazio di gioco prende il nome di “Sferisterio” ed è costituito da un piano di 16 × 86 m e da un muro alto 14-20 m. Tra le squadre protagoniste del campionato, Vignale Monferrato, Campione d’Italia uscente, Montemagno, Castell’Alfero, Calliano, Grazzano Badoglio, Gabiano, Cremolino, Montechiaro d'Asti…
tambass2.jpgE proprio a casa dei Campioni d’Italia di Vignale Monferrato, nella giornata di domenica 7 maggio, si potrà visitare la Mostra che raccoglie fotografie dagli inizi fino ai nostri giorni per dare immagini ai ricordi e tramandarli nel tempo. Al pomeriggio, alle ore 16, allo Sferisterio "Cesare Porro” si potrà invece assistere all'incontro di Tamburello a Muro Vignale-Montechiaro, così da toccare dal vivo emozioni e azioni sportive che si tramandano da secoli.


Le fotografie sono di Pier Gioseppe Bollo, Giuseppe Prosio, Sergio Miglietta.