Tre piatti simbolo di questa regione, preparati dal BAR ELYXR del Melià Hotel
Si degusta….e si mangia piemontese alla Giornata Golosaria Wine Piemonte. Per visitatori, ospiti e protagonisti dell’evento, scende in campo anche il BAR ELYXR del Melià Hotel, esclusiva location presente nella hall della struttura, con tre piatti all’insegna della tradizione piemontese.
Si parte con un must, la più celebre e identitaria pasta ripiena regionale, gli agnolotti. Monferrato alessandrino e astigiano, Basso e Alto Monferrato: ogni luogo ha il suo agnolotto. Nel primo dei versanti citati, ha addirittura la De.Co. a Casale Monferrato e a Grana; ad Alessandria, gli "arnlot" sono il piatto per eccellenza del capoluogo di provincia. Pur non essendoci una ricetta canonizzata in qualche modo, sono piccoli e irregolari, ripieni di stufato, salsiccia e verdure conditi con sugo di stufato o con Barbera. Ad Asti, invece, l'agnolotto è conosciuto anche come "gobbo" per via della particolare curva su un lato. Di forma quadrata, vuole nel ripieno un trito di carne di tre differenti arrosti (maiale, vitello e coniglio). A Calliano, l'agnolotto sempre di forma quadrata spicca per l'utilizzo nel ripieno e nel sugo della carne di asino. Un'usanza che in realtà troviamo anche in altre località piemontesi come ad esempio Castelferro nell'Alessandrino.
Seconda proposta, la battuta di carne con salsa alle acciughe. Un piatto iconico delle migliori macellerie e dei ristoranti top piemontesi. Si utilizza la polpa di punta di petto, di fesa o di scamone di fassona piemontese, disossata e ben pulita. Si chiama “battuta" per distinguerla dalla carne macinata, perchè viene sminuzzata con il coltello e questo permette alla carne di mantenere la sua consistenza e fragranza (cosa che si perde, invece con la tritatura). Alle origini della salsa alle acciughe, ci sono invece le cosiddette “vie del sale” utilizzate dai mercanti (di sale marino, appunto), per trasportare sia il prezioso elemento che gli ingredienti con esso conservati: così, le acciughe transitavano dalle saline della Provenza fino al cuore della regione subalpina.
Il binomio carne e acciughe è protagonista anche del terzo piatto, il vitello cotto a bassa temperatura con salsa tonnata. Un must goloso dove la cremosità e il gusto avvolgente della salsa tonnata si sposa perfettamente alla morbida delicatezza delle sottili fette di vitello. In Piemonte, ci sono due modi per prepararlo: alla “maniera antica”, chiamato così proprio perchè non si butta via nulla di tutto quello che viene utilizzato per la cottura; non viene cotta nel brodo, ma arrostista rosolata prima sulla fiamma e poi passato in forno; la versione classica è invece un lesso tradizionale. Ad unire le due versioni, la squisita salsa tonnata che troveremo anche noi nel piatto, realizzata con uova, acciughe, capperi dissalati, tonno, olio, vino e aceto amalgamati e frullati.
• agnolotti di carne al sugo di brasato 12 euro
• battuta di carne con salsa alle acciughe 12 euro
• vitello cotto a bassa temperatura con salsa tonnata 12 euro