Alla fine degli anni Sessanta un gruppo di una ventina di olivicoltori tra Casoli e Palombaro decise di valorizzare le olive da mensa Intosso costituendo una cooperativa per trasformarle e affrontare il mercato con le olive già pronte per il consumo. Nasce così nel 1971 l’Olivicola Casolana e i buoni risultati non tardano ad arrivare. Oggi la cooperativa conta oltre 120 soci. La cultivar Intosso è diventata presidio Slow Food, sia per le olive verdi sia per l’extravergine monovarietale, e nel frattempo la gamma si è ampliata, affiancando anche la dop Colline Teatine, il biologico e i condimenti. La cooperativa effettua inoltre lavorazioni per conto terzi ed esporta in Inghilterra, Danimarca, Germania, Canada e USA.
olio e aceto