Crocevia di popoli e cuore pulsante della Magna Grecia, la Regione Calabria ti aspetta con i suoi luoghi della cultura e dell’arte che attraversano la storia, dagli albori dell’umanità alle espressioni del contemporaneo.
Ne sono testimonianza i 6 Parchi Archeologici Nazionali (della Sibaritide, di Capo Colonna, di Scolacium, dell’Antica Kaulon, di Locri Epizefiri, dei Tauriani), le decine di siti e musei, con la tappa imperdibile rappresentata dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, prezioso custode delle due opere scultoree in bronzo più celebri al mondo e oggi un patrimonio dell'umanità, i Bronzi di Riace. Molto significative, anche le aree archeologiche poste nelle aree di scavo e nei pressi dei siti cosiddetti “minori”, che pure meritano una visita da parte degli appassionati grandi e piccini. Ci sono quelle di Casignana (RC), con un’importante villa romana a pavimenti musivi; di Castiglione di Paludi (CS), testimonianza di architettura militare magnogreca; di Francavilla Marittima (CS), uno dei più importanti insediamenti enotri, e quella di “Archeoderi” (RC) con l’antica sinagoga ebraica. Tra i siti preistorici imperdibili: la Grotta del Romito e la Grotta della Monaca, entrambi in provincia di Cosenza.
A caratterizzare le più importanti mete calabresi di interesse storico, sono anche i castelli, la cui monumentalità che ancora oggi affascina è frutto dell’intervento dei re normanni, seguiti dai successori aragonesi, svevi, angioini e, infine, dalle grandi famiglie di nobili feudatari locali. Tra i castelli calabresi da non perdere in provincia di Cosenza c’è il Castello Ducale di Corigliano. Edificato per volontà di Roberto il Guiscardo nel 1073, è famoso per la sua scala elicoidale circondata da affreschi che conduce a un belvedere mozzafiato. Il Castello di Santa Severina simbolo dell’omonimo borgo in provincia di Crotone (tra I Borghi più Belli d’Italia), ospita il Museo Archeologico di Santa Severina, dove è possibile ammirare i reperti emersi durante gli scavi, e la Festa Medievale, rievocazione storica tra maggio e giugno. Unico castello aragonese in Calabria a pelo d’acqua, tra le immagini iconiche della regione, il complesso de Le Castella, nell’Area Marina Protetta di Isola Capo Rizzuto, racconta di assalti repressi a suon di cannone e storie leggendarie, come quella del bambino rapito dai turchi e divenuto poi il grande pirata Occhialì, “Terrore dei Mari”. Il Castello Aragonese di Pizzo (XV secolo), in provincia di Vibo Valentia, è noto come “Castello Murat” perché qui fu imprigionato e fucilato il re di Napoli Gioacchino Murat (13 ottobre 1815), le cui spoglie sono tuttora custodite nella Chiesa di San Giorgio. Sede del Museo Murattiano, ogni 4 anni il castello ospita la rievocazione storica dell’accaduto. il Castello Aragonese di Reggio Calabria (IX-XI secolo) occupa la parte sommitale del centro storico e ospita al suo interno mostre temporanee ed eventi culturali. Sopravvissuto ai numerosi terremoti, offre uno dei punti panoramici più belli sullo Stretto di Messina.
Ma la Calabria è anche l’espressione più autentica della bellezza dell’arte moderna e contemporanea, apprezzata in tutto il mondo attraverso grandi nomi: da Mattia Preti, uno dei più importanti artisti del Seicento a Umberto Boccioni, il più grande sperimentatore del futurismo, da Andrea Cefaly, pittore e patriota originario di Cortale, nel catanzarese, a Mimmo Rotella, celebre esponente della Pop Art e del Nouveau Réalisme, solo per citarne alcuni; passando per il caleidoscopico mondo di Nik Spatari, straordinario artista poliedrico nato e vissuto a Mammola, nel reggino, e le più recenti forme di musei all’aperto e residenze artistiche.
Tra questi, il più celebre e originale è proprio il Parco Museo Laboratorio Musaba fondato da Nik Spatari e Hiske Maas. Al pari del MAB – Museo all’Aperto Bilotti, tra i primi musei en plein air del Sud Italia (2006) a dimora nell’area pedonale di Cosenza, dove trovano posto le seguenti opere: i Bronzi di Sacha Sosno, la Grande Bagnante di Emilio Greco, San Giorgio e il Drago di Salvador Dalì, Ettore e Andromaca di Giorgio de Chirico, Il cardinale di Giacomo Manzù, quattro Paracarri e la Bifrontale di Pietro Consagra, il Lupo della Sila e La Rinascita della Cultura di Mimmo Rotella, solo per citarne alcune. E del Museo Multimediale di Villa Rendano a Cosenza, e l’installazione permanente “Cosentia Itinera”, che in 7 sale multimediali ripercorre la storia di Cosenza attraverso miti, leggende, arte, eventi e identità. Uno storytelling affascinante supportato dall’uso di tecnologie digitali, come i visori di realtà virtuale, proiezioni immersive, animazioni e suggestioni sonore.
Capolavori dell’arte moderna, ed elemento di forte attrazione turistica sul lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, sono da un decennio, le tre imponenti sculture dalle sembianze umanoidi - Trans-lettera, Labirintite e Co-stell-azione -, opera della scultrice romana Rabarama.
E ci sono anche esempi di archeologia industriale come l'Ecomuseo delle Ferriere Borboniche, volute da re Ferdinando I di Borbone e portate al massimo splendore da Ferdinando II. Un vero e proprio “villaggio siderurgico” in senso moderno, la cui efficienza produttiva è stata confermata dai recenti scavi archeologici che hanno messo in luce la presenza di 3 altiforni, 3 fabbriche d’armi, 29 ferriere e 2 fonderie.
Un universo culturale che abbraccia anche grandi scrittori: dal saggista, poeta, drammaturgo Leonida Repaci a Corrado Alvaro, scrittore, giornalista, poeta e sceneggiatore di San Luca; fino ai contemporanei come i vincitori del Premio Campiello Rosella Postorino e Carmine Abate, poi Giuseppe Aloe, Giusy Staropoli Calafati, candidata al Premio Strega.
La Calabria si narra anche attraverso i suoi Parchi Letterari. Tra quelli imperdibili, ci sono certamente il paese di Brancaleone, lungo la Costa dei Gelsomini in provincia di Reggio Calabria, che ha lasciato più di altri il segno nel panorama geografico della letteratura italiana. È qui, infatti, che lo scrittore Cesare Pavese, Premio Strega nel 1950 col romanzo La bella estate, scontò la sua condanna al confino, accusato di antifascismo per essere sospettato di frequentare il gruppo di intellettuali di Leone Ginzburg. A Lamezia Terme, il Parco Letterario Franco Costabile, che ha la sua scenografia naturale nel quartiere che ha dato i natali al poeta, mentre a San Luca, troviamo il Parco Letterario Corrado Alvaro, ideato da Stanislao Nievo, pronipote del grande scrittore ottocentesco Ippolito Nievo, realizzato con il patrocinio dell’UNESCO.
A Spezzano della Sila (CS), c’è invece il Parco Letterario Old Calabria, che ha trova la sua ispirazione dai racconti dei numerosi viaggiatori, stranieri ma anche italiani, che a partire dal Settecento si spinsero con il Grand Tour alla scoperta del Sud d'Italia e della Calabria in particolare. A rappresentarli è stato scelto Norman Douglas, l'autore di “Old Calabria”, uno dei resoconti di viaggio più celebri e diffusi al mondo ma, accanto a lui, il Parco ha posto tra i suoi ispiratori anche i più antichi viaggiatori, che prima di lui avevano visitato la regione, lasciandone memorabili testimonianze: Edward Lear, Francois Lenormant, George Gissing, Alexandre Dumas, Vivant Denon e Henry Swinburne, solo per citarne alcuni.