A quattro mesi dall'evento, fioccano le adesioni
Da nord a sud, inizia il viaggio virtuale tra le cantine vitivinicole top italiane che saranno presenti alla Fiera Golosaria Milano 2024.
Il Piemonte schiera autentici big come Braida, Tenuta Montemagno, I Parcellari, Francesco Iandolo, Merenda Sinoira, Tenuta Genevrina a Carlin De Paolo. Dalla Liguria, la presenza di una cantina delle Cinque Terre, Albana La Torre az. agr., e una del Savonese, Viarzo. Per la Lombardia, ecco il Consorzio Club del Buttafuoco Storico e, sempre dall’Oltrepò Pavese, La Piotta. Dal mantovano, invece, Cantina Gorzoni. Viriamo ad est, e più precisamente, direzione Valpolicella con la presenza de I Tamasotti e delle Cantine Corte Archi, mentre dal comprensorio del Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG, ecco la cantina De Riz.
Scendiamo in Toscana dove ha già aderito un poker d’autore. Dal Chianti Classico, ecco Principe Corsini - Tenuta Marsiliana, poi dal cuore della produzione del Brunello di Montalcino, Ridolfi, mentre la Maremma schiera Fattoria La Maliosa e la Tenuta Casadei. Dall’Umbria, Cesarini Sartori, mentre l’Abruzzo rivela altri due campioni, Masciarelli e Citra. L’Irpinia scende in campo con la cantina Calafè, e la Murgia pugliese con Tenuta Viglione. Dalla Basilicata, la Cantina Giorni, mentre chiude la Sardegna con due campioni della viticoltura della Gallura, Siddùra, e del Logudoro, Monte Fenosu.
Le adesioni luglio
A luglio, ecco le prime adesioni del Trentino Alto Adige con Terre del Lagorai, cantina top a dimora in Valsugana, dell’Emilia Romagna con Vigna Caraffini e la sua teoria di Lambruschi prodotti nella bassa Parmense, e le Marche con Il Conte Villaprandone, situata nel Piceno tra il mare Adriatico e i Monti Sibillini. Tante le nuove adesioni dal Piemonte! A partire dalla neonata cantina Tenuta La Cascinassa con i suoi Timorasso; sempre dall’alessandrino, ma sul versante Monferrato, ecco le adesioni del Castello di Gabiano e di Uva Matris. Dalla sponda astigiana di questo magnifico territorio, fanno invece capolino le cantine Guido Berta di San Marzano Oliveto e Gallo di Montabone. Poi, dalle Langhe, l’adesione di Pedemontis, mentre dalla Serra di Ivrea, nel Biellese, è la volta di Donnalia. Chiude i nuovi ingressi piemontesi, Paolo Ferri e la sua teoria di bollicine prodotte nel Novarese.
Si rafforza anche la presenza della Lombardia con gli alfieri di Capriano del Colle e del marzemino, la bresciana San Michele, e con la Cantina Sociale di Quistello, nel mantovano. Il Veneto e la Toscana raddoppiano le presenze, rispettivamente con gli ingressi, dal cuore delle Terre del Piave trevigiane, di Enotria Tellus e di Antonio Facchin & Figli; poi, nel segno dell’Amarone della Valpolicella, ecco Carlo Alberti Negri, mentre dai Colli Berici, via con la presenza de Le Pignole. Per la seconda regione, ecco invece le nuove adesioni del Castello del Terriccio, Alta Maremma, di Altiero dal Chianti Classico, Vannutelli con il Vino Nobile di Montepulciano, e dalla Val di Cornia, cuore del Suvereto Docg, la cantina Petricci e Del Pianta.
Poi, si scende verso sud con la new entry di Pescara Vini, cantina abruzzese della Val Peligna, quindi la presenza consolidata della campana Marisa Cuomo, e infine, dal trapanese, ecco la cantina Rapinzeri.