È una gran bella storia ambientata fra le Langhe e il Roero, quella di Luigi Vico, commercialista in Torino che dal 2016 ha realizzato il suo desiderio di tornare a seguire i terreni di famiglia, nel comprensorio comunale di Serralunga. Vennero acquistati dai suoi avi agli inizi del 1900 e presto trasformati in vigneti. In particolare il Meriame, dove sono a dimora viti di nebbiolo e il Prapò. Da quest’ultimo nasce un cru di Barolo eccellente da cui si ricava un vino di notevole caratura, il Barolo “Prapò”, che ci ha conquistato con il suo colore granata, le sue note di viola e marasca, humus e funghi, caffè e poi viola e liquirizia nera molto spiccata; il suo sorso è caldo, tannico e di carattere. Miglior vino fra i campioni di Serralunga degustati all’Anteprima 2021. Fa il paio con il Barolo del Comune di Serralunga d'Alba, ma che buono anche il Langhe Nebbiolo “Ne Bis in idem” o il superbo Roero Arneis “Nebula Alba” 2018, che ha note caratteristiche di albicocca e mela e risulta di buona struttura e sapido. Ci ha colpito moltissimo anche il Moscato d’Asti “Echinopsis Mirabilis” da uve di Serralunga.
Vedere emergere da una degustazione alla cieca il Barolo che l'anno prima ti aveva colpito è una soddisfazione senza pari. Così come lo è l'assaggio del Moscato di Serralunga che lo scorso Natale ho regalato ai miei parenti tanto ero sicuro di fare un figurone. Ma chi si aspettava di finire anche la sua bottiglia di Vermut, davvero balsamica ed eccezionale?