Nel sud-ovest delle Langhe, dove la vite ancora dà ottimi nebbioli da Barolo, circa otto anni fa, Silvia Martini ha messo a dimora 25 'giornate piemontesi' (antica unità di misura che corrisponde a 3.810 m) di piante di Nocciola Piemonte Igp. Dopo la raccolta a inizio autunno, le nocciole diventano golose creme: la Black contenente il 55% di Nocciola Piemonte Igp delle Langhe, zucchero di canna dell’isola Réunion, cacao e vaniglia Bourbon, una crema da meditazione; da colazione invece la Gianduja; la White senza cacao, ideale nella preparazione dei dolci. Tutte superlative. Spazio anche alle dragées di nocciole: ci sono quelle fondenti e quelle ricoperte di cioccolato bianco. Da assaggiare, nel segno della tradizione, la torta di nocciola a base di farina di nocciola, zucchero e uova, e i golosi baci di dama senza farina. Ma ci sono pure le nocciole 'crude' in guscio in confezioni da 500 grammi, e la gamma dei semilavorati, da utilizzare come decorazione in pasticceria o per la realizzazione di squisite torte. Davvero una teoria di prodotti che esaltano le caratteristiche di questi preziosi frutti.
frutta miele e verdura