Sila, Aspromonte, Pollino. La Calabria offre (anche) paesaggi montani mozzafiato
La Calabria, il mare e…. gli immacolati palcoscenici montani per un turismo esperienziale in grado di stupire, distribuiti nei tre Parchi Nazionali regionali, da scoprire in solitaria o in compagnia di guide esperte, a piedi, in bicicletta, a cavallo e persino in mongolfiera.
Andiamo a scoprire dove il blu del mare e del cielo incontra il verde della montagna. Si parte dal Parco Nazionale della Sila, un paradiso di 150.000 ettari esteso su tre province, Cosenza, Catanzaro e Crotone (Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola) il cui simbolo è il Lupo della Sila. All’interno del parco si articolano numerose riserve, centri visita e sentieri CAI percorribili da escursionisti esperti e semplici camminatori per una lunghezza di 70 Km e 123 sentieri diversi. Tra i borghi silani più rilevanti: Taverna e il Museo di Mattia Preti, il Museo del Codex (Patrimonio UNESCO) a Corigliano-Rossano, l’Abbazia Florense di San Giovanni in Fiore e il Convento Francescano di Spezzano della Sila. Imperdibili in questo contesto paesaggistico, la Riserva Naturale di Fallistro, con i celebri Giganti della Sila (monumentali Pini Larici) e la Riserva Valli Cupe, con le sue cascate mozzafiato e il secondo canyon più grande d’Europa.
Il Parco Nazionale dell'Aspromonte, una distesa infinita di boschi incontaminati degradanti verso la costa, considerato a pieno titolo un autentico paradiso della biodiversità, un immenso contenitore di colori, luci e contrasti in grado di lasciare senza parole chiunque abbia la fortuna di visitarne i luoghi e attraversarne i sentieri. Differente dal resto della dorsale appenninica italiana per geologia e morfologia, il Massiccio Aspromontano regala scenari di suggestione unica, a partire dalla Valle delle Grandi Pietre, parte dei Geositi Patrimonio UNESCO. Tra i monoliti più spettacolari si citano Pietra Cappa, le Rocche di San Pietro con annesso asceterio, le Caldaie del Latte e la Rocca del Drago. Ricadono nel Parco Nazionale d’Aspromonte alcuni tra i borghi grecanici di Calabria (antiche comunità di lingua grecanica) e i cosiddetti “borghi fantasma”. Tra i primi Bova, tra I Borghi più Belli d’Italia, capitale della Bovesìa; tra i secondi, Roghudi e Pentedattilo, dove echeggiano lugubri leggende. Un sistema unico in grado di mettere in relazione, insediamenti rurali, centri abitati, foreste, emergenze architettoniche e archeologiche, dimore nobiliari e strutture fortificate tutte da scoprire. Altro tratto distintivo, l'elevata ricchezza floristica che permette di stimare la flora presente nel territorio del Parco in circa 1.500 specie: oltre il 50% della flora regionale, che ammonta a circa 2.500 varietà.
E a sud, al confine con la Basilicata, si raggiunge il Parco Nazionale del Pollino, composto prevalentemente da montagne di natura carsica. Paradisi naturali e borghi gioiello incastonati tra le rocce, tradizioni, folklore e sapori antichi. Questi i mille volti del Parco del Pollino, dai “piani” alle “serre” che superano i 2000 metri sul livello del mare, passando per le incantevoli valli fluviali. Con i suoi quasi 192mila ettari, il Parco Nazionale del Pollino è il più grande d’Italia e grazie alle sue specie endemiche figura tra i Geoparchi Patrimonio UNESCO. Per la varietà di percorsi e attività sportive, il Pollino è una palestra a cielo aperto in ogni stagione: dal free climbing alle arrampicate, per citare i più adrenalinici, fino ai tanti sentieri da esplorare in una piacevole passeggiata in bici, a piedi o a cavallo. Tra le città, i paesi e I Borghi più Belli d’Italia non possono mancare Castrovillari, Città del Carnevale; Civita e gli altri paesi di tradizione arbëreshë (italo-albanese); Morano Calabro, il Presepe del Pollino. Qui troviamo anche le vette più alte del Sud Italia, le quali rimangono innevate per un lungo periodo che inizia a partire dal mese di novembre e finisce nel mese di maggio con lo sciogliersi della prima neve. L’altezza delle sue vette arriva a quota 2.200 mt slm.
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