Nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra, l’azienda Podere Sabbioni, che aderisce alla progetto VIVA. Certificazione dedicato alla sostenibilità, è una creatura di Maria Grazia Sagretti, commercialista e figlia commercianti di grano e cereali, e del marito Massimo Carletti, vignaiuolo e sommelier. Con la politica dei piccoli passi, hanno iniziato da una vigna di ribona (o maceratino). Oggi gli ettari vitati sono quattro e le bottiglie appena 16.000. Una curiosità è la cantina annessa al locale, dove staziona la turbina ad acqua utilizzata per il mulino di famiglia. Una scelta non casuale, dato che, grazie a essa, l'umidità dei locali è costante e l'elettrificazione autosufficiente.
In vigna solo vitigni autoctoni con il maceratino detto ribona per i vini bianchi e il metodo classico, mentre montepulciano e sangiovese per i rossi e rosati. 5 le etichette prodotte (3 bianchi, 1 rosato, 1 rosso e, nel prossimo futuro, è prevista la commercializzazione di un metodo classico) tra le quali spicca il Colli Maceratesi Ribona, premiato Top dei Top fra i bianchi nel 2019. Ancora più elegante, con un’acidità pregnante, è la versione in purezza, denominata Riserva Familiare, frutto di una prima selezione accurata di uve ribona, affinato in cemento 12 mesi in più rispetto alla precedente. A chiudere il tris il Rosso Piceno, da uve montepulciano (90%) e sangiovese (10%), davvero elegante, equilibrato, pieno. Anche questo memorabile.