Il Cavalier Rossello Bernardino fondó questa storica cantina nel 1920 nella sua amata terra che è Cortemilia, in provincia di Cuneo, dove dalla seconda metá del Novecento il figlio Pietro e il nipote Dino furono al comando dell'azienda, dando un notevole impulso economico-produttivo. Con l'arrivo di Giulio Rossello, negli anni 2000, la cantina arriva a festeggiare il suo centenario, confermandosi produttrice indiscussa di vini di qualità riconosciuti anche all'estero.
Dal punto di vista territoriale l'unicitá di Cortemilia risiede nello spettacolare anfiteatro di colline vitate, con i famosi terrazzamenti in pietra a caratterizzare il panorama, costruiti in pietre arenarie che immagazzinano il calore durante il giorno e lo cedono lentamente durante la notte. In vigna, come in cantina, l'attenzione è rivolta a preservare l'integritá del frutto, riducendo al massimo l'intervento chimico dell'uomo. Importantissimo anche il lavoro svolto per assicurarsi una rete commerciale solida ed affidabile, puntando su una gamma di prodotti vasta e differente, in grado di conquistare grandi intenditori e giovani consumatori.
Tra le varie referenze non possiamo non citare i grandi classici. L'affascinante Barbaresco ha veste granata dai riflessi aranciati e un bouquet di invidiabile complessitá e persistenza; l'aristocratico Barolo spinge su note terrose ed erbacee, regalando un finale etereo ed anche eterno. Poi dolcetto, barbera, nebbiolo e grignolino, passando anche per sauvignon e chardonnay e concludendo con gli aromatici moscato e brachetto.
Nota di merito per i distillati, con la Grappa di Barolo, quella di Moscato Novella e le altre selezioni da monovitigno, tutte definitive da una notevole delicatezza gusto-olfattiva.
Ciliegina sulla torta é ovviamente l'intramontabile Barolo Chinato, dai sentori di china calissaia, rabarbaro e cardamomo, per una bevuta di infinita leggiadria.
La storia del vino è fatta di eventi ciclici e parlare di vino di Cortemilia, enclave deputata alla nocciola, sembra qualcosa di contemporaneo, oggi. Merito della resistenza attuata dalla famiglia Rossello, che oggi presenta i suoi frutti a testa alta