Sono quattro le generazioni che legano il nome degli Spadafora al settore enologico. L’attività è iniziata nel 1915, con Ippolito Spadafora che si è dedicato al commercio di vini sfusi tipici del territorio. Nel 1968 la svolta, con Domenico Spadafora, figlio di Ippolito, che, vista l’evoluzione del mercato, avviò l’imbottigliamento dei vini tipici e la distribuzione su tutto il territorio regionale.
Oggi la produzione è apprezzata in tutto in mondo, e il re dei vitigni presenti è il magliocco. Detto che proprio di uve nere magliocco è figlio anche Magarìa, bianco che ci ha colpito con il suo colore aureo con bagliori purpurei, con i suoi profumi elegantissimi di frutta rossa e le sue note floreali di rosa canina. E che tra i rossi merita anche Peperosso, sempre da uve magliocco e merlot, elegante, poco tannico, dal colore rubino intenso, dalle note di ciliegia e prugna, dai sentori speziati, dal sorso armonico e persistente. Il nostro preferito (premiato 2018) è il Terre di Cosenza Donnici Magliocco “1915” 2013, dal colore granato, dai profumi di frutta rossa, dai sentori di spezie e tabacco, dal gusto caldo, giustamente tannico, vellutato. Conferma piena con la degustazione di quest’anno, che segna un’ulteriore crescita qualitativa.
La crescita del livello qualitativo di Spadafora, ci ha convinti quest'anno a nominarla cantina dell'anno per la Regione Calabria. Un invito a conoscere il valore di questo vini prodotti con un'uva, il magliocco, parente del cabernet